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Stralci di diario di viaggio in Namibia
Tra le dune del Namib
6 agosto 2012
“La sveglia questa mattina è molto presto, un’ora e mezza prima dell’alba. Ancora molto assonnati si presentano tutti, alla spicciolata, per un veloce caffè.
Saliti tutti sul mezzo, sotto un cielo stellato che di più non si può, partiamo alla volta di Sesriem, dove si trova il gate di ingresso al Deserto del Namib, il più antico del mondo. Lungo la strada pian piano il cielo comincia a diventare sempre più chiaro e si cominciano ad intravedere le montagne che si ergono sopra questa savana.
Arriviamo al gate e ci accodiamo agli altri mezzi già in attesa dell’apertura. Alcuni scendono un attimo per ammirare il paesaggio ma rientrano quasi subito, la temperatura in questa zona di notte scende spesso vicino allo zero. Proprio mentre alle nostre spalle sorge il sole entriamo nel parco e procediamo verso Sossousvlei, nel cuore del deserto.
Le luci del mattino rendono lo spettacolo ancora più bello, cominciamo a vedere le dune rosse del Namib scorrere fuori dai nostri finestrini. Dopo qualche rapida sosta per le immancabili fotografie della dune, oltrepassiamo la Duna 45 e proseguiamo fino al parcheggio dei mezzi non 4x4, dove prendiamo una navetta che ci porta fino a Sossousvlei, un piccolo lago quasi sempre asciutto attorniato da altissime dune, tra cui la “Big Mama”.
Saliamo in cresta sulla duna, dove ci fermiamo per ammirare lo splendido paesaggio e per consumare la colazione al sacco fornita dal lodge. A questo punto è ora di scendere e quando dico a tutti che la discesa sarebbe stata lungo il lato più ripido della duna , alcuni mi guardano stupiti, altri invece appaiono quasi impauriti, ma dopo aver assicurato che la discesa sarebbe stata facilissima e anche molto divertente, riesco a convincere tutti a scendere da quel lato. Si parte e tutte le paure si trasformano in gioia pura, c’è chi urla, chi ride, chi scende in religioso silenzio, chi corre e chi cammina molto lentamente per godersi il momento. Arrivati in fondo sono comunque tutti d’accordo sul fatto che la discesa sia stata assolutamente imperdibile!
Dopo esserci tolti quel paio di chili di sabbia dalle scarpe ci incamminiamo verso la Deadvlei, sovrastata dalla “Big Daddy”, una duna alta circa 300 metri ed una volta arrivati camminiamo tra le acacie secche, completamente disidratate dal sole che rendono il paesaggio quasi irreale. Il sole è ora ormai alto in cielo ed il caldo si fa sentire, ripercorriamo quindi a ritroso il sentiero per ritornare a prendere la navetta che ci riporta al parcheggio. Dopo un pic nic ristoratore rientriamo verso Sesriem, con una rapida sosta alla Duna 45, così chiamata perché si trova al 45° Km dall’ingresso, e, dato che vicina alla strada e facilmente accessibile, è stata fatta diventare una specie di “star”. Nessuno si avventura sulla duna, questa volta si accontentano tutti di un’occhiata dalla base.
Concludiamo la giornata con una veloce visita del Sesriem Canyon, piccolo ma molto bello. Rientriamo al lodge quasi al tramonto e dopo una lauta cena, meritatissima dopo questa faticosa e bellissima giornata, non sono nemmeno le 20.30 che sono tutti già nella propria camera a godersi un meritato riposo”