Un altro luogo particolare da non perdere in Myanmar è il lago Inle, lo si raggiunge con un volo su Helo e poi un viaggetto in auto , calcolate che vi ci vorrà un buona mezza...
Il Lago Inle
Ecco un altro luogo particolare da non perdere in Myanmar è il lago Inle, lo si raggiunge con un volo su Helo e poi un viaggetto in auto , calcolate che vi ci vorrà un buona mezza giornata, le strade non sono il massimo, e gli stessi mezzi che si incontrano sembrano facciano apposta a rallentare anche gli altri veicoli, un monito, come per comunicare : qui non si corre vivi questo presente e stai sereno con la natura.
Durante il tragitto fermatevi alla grotta Pindaya, resterete a bocca aperta al suo interno racchiude 9000 e più statue di Buddha , in tutte le posizioni, dimensioni e foggia, sono i doni lasciati dai pellegrini nel corso dei secoli.
A poca distanza dalla grotta si trova la foresta degli alberi di Bayan , sono considerati quasi divini in Asia e Oriente.
In India sono comuni come “alberi dei desideri”
In Tailandia a Bangkok a Wat Mahatha Ayutthaya, ve ne è uno famoso per avere una testa di Buddha perfettamente raffigurata tra le radici a opera dell’uomo.
Per chi non sa di cosa si sta parlando sono alberi di grosse dimensioni, con una produzione continua di radici aeree , ossia dall’alto delle fronde scendono parecchie radici terrene, che creano nel tempo un tutt’uno con il tronco , gli esemplari più anziani hanno forme completamente intersecate tra loro molto particolari ed affascinanti.
Arrivati al Lago Inle , non ci vorrà molto per capire perché è un luogo da non perdere, sotto certi aspetti è surreale. Molte delle abitazioni, sono costruite su palafitte e quindi circondate da acqua ovvio, nei tempi gli abitanti del villaggio si sono ingegnati per avere il necessario per la sopravvivere e su zattere ricoperte di muschio e torba hanno creato i loro orti galleggianti, che salgono e scendono in base alla marea.
Il tempo è rallentato sul lago Inle e sarà facile imbattersi gironzolando per il paese in piccoli laboratori dove si lavora il loto, o intravvedere chi lavora le reti da pesca.
Osservare un pescatore che rema in quella precisa maniera in cui solo sul lago Inle si rema. Altrove non lo vedrete.
Fermatevi almeno 2 giorni pieni e non perdetevi almeno 2 mercati, sono straordinariamente vari e colorati ovviamente sono sull’acqua
Visitate il sito di Kakku, organizzatevi per tempo, gli stranieri devono obbligatoriamente essere accompagnati da guida locale riconosciuta ed è richiesta una tassa , ma vi assicuro che quando vedrete questo luogo resterete incantati , è composto da un numero esagerato di Stupa, dovrebbero essere piu di 2500
Visitate il Villaggio Khaung Daing, uno degli angoli più genuini del Lago Inle , la gente del posto talvolta si prodiga nell’insegnare agli stranieri come cucinare i legumi, fare il tofu e altro ancora
Visitate il Monastero Nge Pe Chaung ,una volta era conosciuto come il monastero dei gatti che saltano, infatti il patriarca dei Monaci del monastero ora defunto , appassionato di gatti li raccoglieva , dava loro nomi illustri in Birmania ma soprattutto insegnava agli animali una sorta di spettacolo di salti e movenze.
Con la morte del Patriarca del Monastero questa sorta di rappresentazione si è estinta, resta il fatto che il Monastero risale a 150 anni fa e al suo interno troverete diverse rappresentazioni di Buddha e ancora parecchi gatti sonnacchiosi a guardia, e se sapete il Birmano potrete chiedere all’attuale Patriarca consigli profondi
Vistate la Pagoda Indein famosa proprio per gli Stupa dalla forma e struttura abbastanza unica.
Un consiglio Se potete scegliere il periodo delle vostre vacanze optate per ottobre e recarvi al Lago Inle durante la Il Festival Phaung Daw Oo, ogni anno la data cambia in base alle fasi lunari,
Il Festival Phaung Daw Oo
è uno spettacolo unico nel suo genere , si vive in diretta una grande adunanza di pellegrini. Durante questo festival la grande barca Imperiale che rappresenta un Karawaik dorato naviga sul Lago di paese in paese e trasporta la pagoda in dimensione ridotta con al suo interno le statue simbolo di Buddha. A trainare l’imbarcazione sono un gran numero di ragazzi su piroghe della tribù Intha, mentre nel frattempo il resto degli abitanti del lago si impegna in esibizioni e rappresentazioni di ogni genere.